Vento allarga i lembi della giacca ultrasuoni copiati al pipistrello e quando dopo cala sul più bello mi godo il calmo di bandiera fiacca
Nello scorrere lento del traffico di lumaca che mangia una lattuga chiudendo gli occhi al vento artico la testa si ritira come tartaruga
Chino la testa al vento signore nelle orecchie stereo suono veloce piegato a uovo fendo il dolore dei freni striduli stridere atroce
Nella notte ululando nel vento in scia rossa posteriore saliva da lupo alla luna un saluto lento con movimento di locomotiva