Su certe storie al Giro
Chi ha voluto la bici pedala e schizza via come un bengala non prende passaggi in salita sennò questa storia è finita
Chi ha voluto la bici pedala e schizza via come un bengala non prende passaggi in salita sennò questa storia è finita
Alberto Fiorin, curatore della rubrica Facciamo il giro prima su Repubblica.it, passando per Pescara ha incontrato le Borracce di poesia. Qui la cronaca della piacevole chiacchierata.
Come un film dato in anteprima del Giro svela storie e personaggi a Fiorin è dedicata questa rima pedalata in rosa ciclamino e raggi Dedicata ad Alberto Fiorin, curatore della rubrica Facciamo il Giro prima su Repubblica.it
Come il dio Vulcano col suo martello batte il ritmo delle pedalate rimbombano nel cuore e nel cervello colpi di bici e ruote forgiate
Il Giro ricorda i ciclisti caduti abbattuti domenica mattina maciullati sull’asfalto rinvenuti tritate anime senza tanti saluti
Quando sembra che sia tutto scritto morde il gruppo degli inseguitori sbuffano come furiosi tori sul traguardo stringe i denti fitto
L’ordine d’arrivo è Ventoso a testa bassa e briglia slegata nel nome il destino della volata lo scatto sai non ammette riposo
La prova del Giro su strade bianche non è fatta per gambe stanche masticando polvere e fatica in gola sapore di cosa antica