Perdere allegramente le rotelle qui è sintomo di evoluzione: sostenuti da forti pedivelle avanziamo lieti anche col fiatone
Diciassettesima tappa
La tensione si sente all’arrivo chissà se ci passo o lo schivo stringe ancora parte la manata urla con la faccia abbacinata
Sedicesima tappa
Dirà il tempo se è vero matador ancora va implacabile Contador via il meccanico per la sportellata meglio dedicarsi alla pedalata
Quindicesima tappa
Il manubrio freddo stretto a flipper altro che gore-tex altro che wind-stopper sul petto un bel foglio di giornale ripetendo in testa “Non fa male”
Quattordicesima tappa
A decisione ormai presa tolta all’ultimo la discesa per la salita è tutta l’attenzione fra ali di folla l’acclamazione
Tredicesima tappa
Dopo tappe piatte come tavole imponente arriva la salita finito il tempo delle favole altro colpo per chiuder la partita
Dodicesima tappa
Si mettono in posa i fenicotteri per le riprese dagli elicotteri con formazione di cuore in rosa al giro danno gioia festosa
Undicesima tappa
Stretti i denti affannoso il petto sulla faccia una sola grande ruga chi pedala non solo per diletto scatta dal treno al momento della fuga
Su certe storie al Giro
Chi ha voluto la bici pedala e schizza via come un bengala non prende passaggi in salita sennò questa storia è finita
Le Borracce di poesia su Repubblica.it
Alberto Fiorin, curatore della rubrica Facciamo il giro prima su Repubblica.it, passando per Pescara ha incontrato le Borracce di poesia. Qui la cronaca della piacevole chiacchierata.
Decima tappa
Come un film dato in anteprima del Giro svela storie e personaggi a Fiorin è dedicata questa rima pedalata in rosa ciclamino e raggi Dedicata ad Alberto Fiorin, curatore della rubrica Facciamo il Giro prima su Repubblica.it
Nona tappa
Come il dio Vulcano col suo martello batte il ritmo delle pedalate rimbombano nel cuore e nel cervello colpi di bici e ruote forgiate