Settima tappa
Quando sembra che sia tutto scritto morde il gruppo degli inseguitori sbuffano come furiosi tori sul traguardo stringe i denti fitto
Quando sembra che sia tutto scritto morde il gruppo degli inseguitori sbuffano come furiosi tori sul traguardo stringe i denti fitto
L’ordine d’arrivo è Ventoso a testa bassa e briglia slegata nel nome il destino della volata lo scatto sai non ammette riposo
La prova del Giro su strade bianche non è fatta per gambe stanche masticando polvere e fatica in gola sapore di cosa antica
Risellate le bici con ardore a Sferracavallo il muro seleziona al Giro torna a colare sudore per la gara che di nuovo emoziona
Partenza col silenzio dei Bersaglieri c’è un uomo in meno rispetto a ieri nall’aria satura per lo sgomento il gruppo avanza compatto e lento
L’iride del Giro listato a lutto viene voglia di lasciare tutto verde e giallo ciclamino e rosa da oggi non son più la stessa cosa
Fatta di potenza e strategia la prima vittoria arriva in volata al fotofinish se ne vola via nell’esperienza della pedalata
Se con la pioggia escon le lumache domenica mattina come amache raggi di sole cullano il ciclista sul manubrio piegata la rivista
Quando in città nevica polline s’inerpica sulle sopracciglia repente il cielo si fa grandine allora mulini a tutta briglia
La amo così senza alcun orpello sarà pesante come un cancello ma nel tempo non mi ha mai tradito tra me e lei non mettere il dito
Intermittenti e catarifrangenti mi lampeggiano persino i denti le luci sul casco e sul cerchione eppure mica frena quel coglione
Scatto del feroce alligatore palude incrostata dell’incrocio serra la mascelle il radiatore il polpaccio ti riduce come mocio