“La bicicletta non è solo una sana attività ricreativa, è un mezzo di trasporto ecologico, in particolare in città grandi e congestionate come New York”. Comincia così “The ultimate guide to bicycle safety” – vademecum realizzato da uno studio legale di New York appunto, con dati sull’utilizzo della bici nella Grande Mela e consigli pratici per pedalare in sicurezza.

“Tra il 2007 e il 2011 – si legge nella guida – i newyorkesi pendolari che usano la bici sono raddoppiati e si prevede che triplicheranno entro il 2017”. A New York ci sono 800 miglia di strade classificate come ciclabili (1.287,4752 chilometri, ad essere precisi).

La guida è divisa in capitoletti con indicazioni specifiche su dove e come si può pedalare e dove e come no (ad esempio, contromano), dà consigli sull’efficenza del mezzo e una buona parte è dedicata alla sicurezza dei bambini in bicicletta. C’è poi una sezione sui passaggi da seguire in caso di incidente: la guida è realizzata da uno studio legale, ricordiamo, che avrà anche un eventuale ritorno commerciale della cosa, ma l’iniziativa è senza dubbio lodevole.

Fra i “tips” per pedalare nel traffico si ricorda che le bici devono dare precedenza ai pedoni; che è consigliato “pedalare sul lato destro della carreggiata evitando di pedalare nel mezzo, anche se permesso”; e ancora, che è meglio “evitare di pedalare troppo vicino alle macchine parcheggiate” (le maledette portiere!). E ancora, si invitato i ciclisti urbani ad usare le luci e a rendersi visibili, ad indicare la svolta con il braccio, ad usare auricolari per il cellulare “ma solo ad un orecchio, così da prestare attenzione ai clacson, alle sirene, alle voci in strada”.

Una parte specifica è dedicata al casco, ricordando che il dipartimento dei trasporti della città di New York, dal 2007 ad oggi, ha distribuito gratuitamente più di 75.000 caschi per bici. Secondo le leggi locali il casco è obbligatorio per ciclisti sotto i 13 anni “sebbene se ne raccomandi l’uso a tutti, poichè il 74% dei decessi dei ciclisti è dovuto a lesioni alla testa e l’utilizzo del casco riduce il rischio di lesioni in un incidente dell’80 per cento”.

Rimane il fatto che le bici in strada, seppur rendendosi visibili e con un ciclista urbano super attento alla guida, rimangono spesso invisibili. Tradotto se non in maniera elegante, ma per capirci, un passaggio della guida recita così: “A causa della limitata visibilità delle biciclette, molti autisti se le tirano sotto senza nemmeno accorgersene”. Fra i consigli per segnalare la propria presenza, l’uso di un buon campanello o meglio ancora di un “horn”. Se pedalate a New York – per non dire qui da noi – in ogni caso, occhi aperti.

Qui il link per leggere la guida completa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto