Al via il “Club delle Città 30 e Lode”, un’alleanza bipartisan per la mobilità . Quindici città lanciano un appello per la creazione di una piattaforma comune per modificare i modelli di mobilità nelle città italiane.
Con 61 auto ogni 100 abitanti, l’Italia si colloca saldamente ai vertici delle classifiche europee per tasso di motorizzazione, congestione e inquinamento e si stima che proprio a causa del traffico ogni anno il nostro paese manda in fumo 5 miliardi di euro, pari all’1,5% del PIL nazionale.
Se a farne le spese sono soprattutto le grandi città, è nelle città di piccole e medie dimensioni che si possono ottenere i più alti margini di miglioramento, ma a condizione di condividere le esperienze di successo.
È sulla base di queste considerazioni che nasce il “Club delle città 30 e Lode”, un’alleanza di comuni votati a modificare la mobilità urbana per al centro delle politiche locali la circolazione delle persone e non solo dei veicoli.
“Le città del XXI secolo vivono una situazione di rapido e costante sviluppo e la gestione della mobilità deve avvenire secondo modalità scientifiche che passano anche attraverso una formazione costante e continua del personale tecnico in forza ai comuni.“ dichiara Davide Lazzari, assessore alla mobilità del Comune di Pavia e promotore dell’iniziativa
Pavia, Siena, Monza, Crema, Pomezia, Fano, Cremona, Como, Mantova, Varese, Lodi, Udine, Ferrara, Pistoia e Pisa sono le prime città che hanno aderito all’iniziativa
L’ufficialità della nascita del Club delle Città 30 e Lode avverrà il prossimo 14 settembre 2016 a Verona in occasione della giornata di apertura di CosmoBike Mobility, la prima expoconference europea dedicata alla ciclabilità urbana, punto di incontro dei principali esperti italiani ed europei sul tema della mobilità e della riqualificazione urbana, che avrà un focus particolare sul tema della “città dei bambini”.
Per il primo anno di attività, il Club si porrà un obiettivo piccolo, ma concreto e realistico: la realizzazione di una campagna di comunicazione a uso e consumo di tutti gli associati per sensibilizzare i cittadini a ridurre la velocità in prossimità delle scuole, oltre che a una serie di eventi di formazione per politici e tecnici sul tema della mobilità.
“Siena – afferma l’assessore alla Mobilità Stefano Maggi – è stata nel 1965 la prima città italiana a limitare il traffico nel Centro Storico e oggi ha bisogno di sposare in pieno i temi della mobilità sostenibile, ma occorre un quadro di riferimento nazionale per introdurre provvedimenti che sono spesso osteggiati da tutti coloro ai quali si limita la possibilità di muoversi inquinando”
“Vogliamo continuare ad essere all’avanguardia in tema di mobilità sostenibile, e per questo accogliamo con grande entusiasmo questa opportunità per fare rete con le altre città”, dichiara l’assessore alla mobilità del Comune di Cremona, Alessia Manfredini.
“Occorre trovare un nuovo paradigma della mobilità per coniugare l’accessibilità degli spazi urbani con la tutela ambientale e della salute, l’innalzamento della qualità della vita e la riduzione dell’incidentalità e dei consumi. Questo è un orizzonte verso il quale vale la pena incamminarsi, insieme, mettendo a sistema soluzioni replicabili su scale urbane analoghe, condividendo esperienze e progettualità. Crema è fiera di partecipare al Club e metterà a disposizione dei partner ogni sua competenza”, dichiara l’assessore alla mobilità del Comune di Crema Fabio Bergamaschi.
“Il tema della mobilità dolce e sostenibile rappresenta una priorità per le città, e partire da progetti che riguardano le mete di funzioni pubbliche come le scuole significa anche investire in educazione e cultura. Nel nostro piano urbano della mobilità sostenibile, che oggi è in fase di adozione, i percorsi casa-scuola e casa-lavoro sono punti di riferimento per la riorganizzazione del traffico urbano, per migliorare la qualità dell’aria e, insieme, la qualità della vita” chiosa Daniela Belliti, assessore alla mobilità del Comune di Pistoia.
(Foto: Barcellona, un esempio dall’estero di “Città 30 e Lode”)