Una formula dirompente. Con un format unico nel sui genere a livello mondiale. Si presenta così Cosmo Bike Show, fiera internazionale dedicata al mondo della bicicletta. Appuntamento a Verona dall’11 al 14 settembre 2015.
In programma, oltre all’esposizione di biciclette, accessori e abbigliamento e test day, anche CosmoBike Mobility – Salone Europeo del Ciclismo Urbano, quattro giorni dedicati alla bicicletta come strumento di mobilità. Con spazio anche per associazioni e a cicloattivisti.
Cosmo Bike Show, progetto sviluppato a quattro mani con bikeitalia.it, sarà il luogo dove i costruttori di ciclabilità urbana potranno confrontarsi con le migliori pratiche a livello mondiale sulla progettazione, realizzazione e comunicazione di nuove città a misura di ciclista.
“In Italia, come nel resto d’Europa, sempre più persone utilizzano la bicicletta come principale mezzo di trasporto per le proprie attività quotidiane. All’aumentare dell’uso della bici – così Paolo Pinzuti ideatore e curatore del Salone – però, in molti casi non corrisponde un opportuno adeguamento delle politiche e infrastrutture della mobilità, spesso a causa di una scarsa conoscenza da parte dei decisori pubblici dello stato dell’arte su questa tematica. CosmoBike Mobility – Salone Europeo del Ciclismo Urbano nasce, quindi, con lo scopo di diffondere cultura e consapevolezza sulle buone pratiche della mobilità ciclistica, per incentivare l’uso della bici e per garantire maggiore sicurezza a tutti coloro che ogni giorno scelgono questo meraviglioso mezzo di trasporto”.
“Il mondo del ciclismo urbano si compone di migliaia di operatori che offrono prodotti e servizi innovativi ma che, in mancanza di spazi dedicati, non riescono a farsi conoscere da chi realmente decide che forma avranno le nostre città – così Paolo Coin, che insieme a Veronafiere organizza Cosmo Bike Show -. Ci poniamo dunque l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta e di creare un appuntamento stabile e continuativo per questo mondo che è di fondamentale importanza per le città del terzo millennio”.