Le tv estive dànno di cobalto per strada solo suono di catena scorre il ciclista solo sull’asfalto felice bimbo su e giù per l’altalena
Sembrava rumore d’oltretomba come se fosse esplosa una bomba era solo copertone squarciato da questo e anche dall’altro lato
La poggio piano col paramanubrio ché non si graffi ché stia in equilibrio la guardo è tutta da aggiustare passo ore a starla a fissare
Beato se ne sta il cane al sole sdraiato sulla breccia acciambellato ti direbbe se potesse le parole quando raso terra viri di lato
Non tutte le domeniche vengono per pedalare come questa steso al sole con pensieri che svengono senza sudore senza alcun peso
Il vecchietto seduto sulla sedia forse in vita mai ha pedalato ma ne racconta fuori della media come quando in solitaria è andato
Qui il cane e di là il padrone in mezzo il filo buio del guinzaglio preso in pieno con uno scivolone causa di livido e piccolo taglio
Il primo ad abbronzarsi è il naso ma è una fugace illusione ecco le nere nuvole di raso caricare il colpo di monsone
Sarà poco sarà tanto ma sapere che oggi non ho bruciato petrolio antepone al dovere il piacere con leggerezza e un po’ di orgoglio
Spenta l’insegna dell’ultima Supèr la strada è alquanto silenziosa nella serata fredda e ariosa passo con orgoglio la secca “4 per”
Domenica pedalata ariosa negoziante, giovedì si riposa e lunedì poi tocca al barbiere l’assatanato va tutte le sere
Casco a siluro tuta aderente sulla neve lanciato senza freno sferza la visiera vento pungente copertoni a chiodi di tungsteno