Per le strade silenziose d’agosto i copertoni si fanno arrosto: liberi gli incroci delle città rimbalzi a molla di qua e di là
Dai jeans un poco scesi s’intravede segno del costume sotto le fossette della schiena; beato sellino dove siede il sedere sussultorio delle biciclette
Gli occhi fissi sulla linea bianca il sole sulla nuca che ti sfianca pedalata lenta blanda e stanca come la capra sotto la panca
Col pedalò inizia l’allenamento al nuovo diluvio universale con anche un corso di salvamento mentre l’acqua inesorabile sale
A frotte in coppia o solitarie d’estate colorano il paesaggio verso rotte montane o arenarie sulla sella altra cosa è il viaggio
La carcassa di cane sull’asfalto piccione spalmato, l’occhio in risalto il gatto è diventato concime attento a non far la stessa fine
Borracce di poesia su Radio 1 Rai
Una voce dal web da Start, programma di Radio 1 Rai. Nella puntata del 21 maggio 2010 si parla di Borracce di poesia. Intervista di Francesco Mincone.
Braccio blando fuori dal finestrino sportello all’altezza del sellino cellulare in equilibrio instabile e poi sarei io lo psicolabile
Pozzanghere di sangue e lenzuola bianche a coprire corpi maciullati da motori; cerchiamo una parola per dire dove siamo arrivati
Vivo in una città incivile: quando affronto le strisce pedonali alterno a un attacco di bile l’idea degli imminenti funerali
Le ventimila bici su Parigi vélo in affitto a tutte l’ore colorano anche i giorni grigi per impiegati, turista o professore
Il collo è caricato a molla l’aria dal naso dritta al cervello ogni scartata salta una zolla sulle chiappe a gobbe di cammello