Non devo dimostrare un bel niente tantomeno andare controcorrente per me è idea di contemporaneità e senso vero di grande libertà
Bravo nuotatore fra le corsie con la bici invento nuove vie volto la testa e prendo il respiro questo mezzo più di altri ammiro
La dinamo – classe di cosa antica – di luce un fiato fievole respira: “Rischiarare la via implica fatica” riflette il gatto nero che ti ammira
Creando anelli e giro perfetto città serie l’hanno in considerazione ridisegnano il loro assetto con coscienza e grande dedizione
Me ne torno a casa piano piano ballo lento la strada liberata pursempre attento a quel tafano che mi sfiora con una sfrizionata
Cosa veda nella bici non lo so il cane abbaione sul polpaccio ma se va avanti ancora un po’ avrà sui denti il crac rotto del ghiaccio
Preparato ai giorni della merla con le guance sempre più insaccate, freddo sulla schiena, carica la gerla, ramo d’ulivo sotto le gelate
Nella neve tutti imbacuccati i capelloni come i pelati col berretto calato sulle ciglia nel ghiaccio al profumo di vaniglia
È tornata di moda la bacchetta in nero opaco o color crema comoda seduta, dritta la schiena serpeggia con silenzio di saetta
Il pakistano venditore di rose manubrio e manopole corrose sparge profumo scongelato a fiotti perdendo per strada petali scotti
Pur con tutte le buone intenzioni ma la pioggia scesa è davvero troppa il fango si mangia i cerchioni il pedale non gira e s’intoppa
Francobollo incollato sul sellino fosforescente vola il postino con la borsa piena di prioritaria è sua la scia gialla immaginaria