Quinta tappa
Risellate le bici con ardore a Sferracavallo il muro seleziona al Giro torna a colare sudore per la gara che di nuovo emoziona
Risellate le bici con ardore a Sferracavallo il muro seleziona al Giro torna a colare sudore per la gara che di nuovo emoziona
Partenza col silenzio dei Bersaglieri c’è un uomo in meno rispetto a ieri nall’aria satura per lo sgomento il gruppo avanza compatto e lento
L’iride del Giro listato a lutto viene voglia di lasciare tutto verde e giallo ciclamino e rosa da oggi non son più la stessa cosa
Fatta di potenza e strategia la prima vittoria arriva in volata al fotofinish se ne vola via nell’esperienza della pedalata
Il nuovo Giro parte da Torino formiche atomiche in fila indiana senza mai staccare dal sellino in festa per l’Unità italiana
Se con la pioggia escon le lumache domenica mattina come amache raggi di sole cullano il ciclista sul manubrio piegata la rivista
Quando in città nevica polline s’inerpica sulle sopracciglia repente il cielo si fa grandine allora mulini a tutta briglia
La amo così senza alcun orpello sarà pesante come un cancello ma nel tempo non mi ha mai tradito tra me e lei non mettere il dito
Intermittenti e catarifrangenti mi lampeggiano persino i denti le luci sul casco e sul cerchione eppure mica frena quel coglione
Arrivo diretto dove voglio andare ma preciso proprio lì di fronte senza mille giri per parcheggiare vinco le serpi non come Laocoonte
Scatto del feroce alligatore palude incrostata dell’incrocio serra la mascelle il radiatore il polpaccio ti riduce come mocio
Apro le braccia e prendo il volo mille miglia lontano dal suolo la pedalata è a tutto tondo rimbomba il cuore giù nel profondo